Ascoltare. Osservare. Prendersi cura.

Perché?

Cresco in una famiglia di apicoltori, che svolge con amore questo lavoro dal 1884.

L’infanzia tra arnie e fiori mi ha insegnato il valore della cura silenziosa, della costanza e del rispetto per il ritmo naturale della vita.

Da bambina osservavo affascinata il mondo delle api: la loro organizzazione, il lavoro invisibile ma prezioso, la dedizione quotidiana.

Nel tempo, ho riconosciuto quella stessa dedizione in me: nell’ascolto, nell’attenzione, nel desiderio di aiutare le persone a prendersi cura del proprio mondo interiore.

Così la passione di famiglia si è trasformata in un’altra forma di cura: quella psicologica.

Come le api costruiscono ogni giorno qualcosa di prezioso, anche un percorso psicologico richiede tempo, fiducia e delicatezza.

Ogni persona è come un piccolo alveare: un sistema vivo, complesso, a volte caotico, in cui è possibile ritrovare equilibrio, spazio e senso.

"L'uomo non è destinato a far parte di un gregge come un animale domestico, ma di un alveare come le api"

Emmanuel Kant

Il gregge si muove per istinto, segue senza scegliere. L'alveare, invece, è un sistema cooperativo, dove ogni elemento contribuisce attivamente al benessere collettivo.

Credo profondamente che anche l'essere umano sia chiamato a qualcosa di simile: non una vita passiva, ma una partecipazione consapevole alla propria crescita e al proprio benessere.

Nel mio lavoro, porto con me questa visione: accompagnare le persone a ritrovare dentro di sé la forza, l'ordine e la bellezza di un alveare.

Un passo alla volta. Con rispetto, attenzione e cura.